[Strofa 1] Con la felpa blu E le scarpe da ginnastica La madonna sul divano Con gli occhi hai disegnato Sul soffitto i tuoi pensieri Ragnatele ad opera Di abili ingegneri È lì che vuoi andare ad abitare E hai detto non mi va di restare a casa Andiamo fuori a guardare La notte scivolare sul can*le Oppure si potrebbe rimanere a parlare Chiusi dentro un bar A lasciarsi sciogliere la lingua nella bocca [Strofa 2] Vivere in città piene di tombini E di bambole del gas Di centraline e tubature E strane connessioni, fibre ottiche E cereali auricolari Che fanno bene a tutte le età Tornare da New York con un cappotto nuovo Ma con la faccia vecchia Di uno che non dorme quando viaggia In gola un gargarismo di parole strane E un brutto torcicollo Frutto di pensieri troppo scomodi e pesanti [Strofa 3] Un tuffo dal cuore alla pancia Mi guardi e ti sbucci un'arancia Un forte desiderio di farsi trasportare Per quanto ancora non ci credi Domani andiamo a vivere sul mare Su palafitte a forma di astronave, di astronave La faccia che è tutta un sorriso E descrive un umore preciso Si lascia trasformare da un flusso di parole Adesso che tutto è già deciso Che il tempo non ci scappi tra le mani Facciamo le valigie e via lontani Hai visto com'è strana la città Hai visto com'è strana la città Hai visto com'è strana la città Hai visto com'è strana la città Hai visto com'è strana la città