Quando il gigante si sveglia non sbagli, dal tiglio è caduta una foglia. Dorme di un sonno leggero ma dice davvero: - Paura non ho -. I pa**i (Che pa**i!), da lì non ci pa**i, la grotta lo so, crollerà. Sistema il cuscino di paglia ed il mulo che raglia dormire nol fa. Prendere sonno è un problema, c'è luce di notte tu pensa di giorno. Poi scuote gli alberi intorno ed il cielo dipinge di ali di corvo. Si gira, si alza, poi sbatte la testa ma infine lo so, dormirà. L'altro gigante, poco distante, a**ai strano sa solo dormire, poggia la testa sul grosso guanciale e di colpo si mette a sognare. E dorme, poi sogna, di giorno, di notte, si sveglia ogni tanto, chissà? Nessuno conosce il segreto che il grosso gigante dormire lo fa. Così quell'altro, curioso del fatto, invidioso del fato beffardo, getta uno sguardo alla grotta di quello che dorme - ma lui come fa?! - lo piglia, lo scuote, è già sveglio - qual è il sortilegio che il sonno ti dà?! -. - Amico, i giganti ci sentono troppo, volere del nostro destino, così, quando viene la notte, io metto alle orecchie due tronchi di pino, negli occhi due ma**i, che luce non pa**i. - Di tutte le cose ecco qua, è questo il segreto che ogni gigante vorrebbe sapere e non sa -.