[Strofa 1: Fabri Fibra] Tocca essere decisi come il destino In certe cose tocca essere precisi Da ragazzino stavo zitto Mani in tasca come lo zippo Un giovane afflitto Sono partito, ho capito, ho pagato i miei debiti, la benzina e l'affitto Il giorno dopo ero sovra pensiero, sopra un aereo In questo mondo in cui tutto gira intorno a chi è più famoso Maltrattami e io ti sposo, poi ti lascio Faremo statistica come l'ennesima famiglia allo sfascio A pezzi come un puzzle, basta progetti Le cose migliori mi son venute così Come quando ti ho incontrata, per caso [Ritornello: Federico Zampaglione] Per questo dove sarò domani, ora non lo so Non voglio vivere seguendo piani che non rispetterò Come sempre leggera di nuovo la sera porta via da me L'inquietudine di esistere che c'è [Strofa 2: Fabri Fibra] Mani aperte su gli occhi chiusi Subito dopo pugni chiusi e occhi aperti Dipende come ti comporti, come da piccoli Se resti piccolo vai a picco Chi ci crede alla storia del ricco che gioca tutto e poi diventa povero E chi ci crede alla storia del povero che gioca un numero e diventa ricco Domani dove sarò, come sarò, non lo so, non solo Lancio le mani al cielo magari prendo il volo [Ritornello: Federico Zampaglione] Per questo dove sarò domani, ora non lo so Non voglio vivere seguendo piani che non rispetterò Come sempre leggera di nuovo la sera porta via da me L'inquietudine di esistere che c'è Per questo dove sarò domani, ora non lo so L'inquietudine di esistere che c'è L'inquietudine di esistere che c'è, che c'è, che c'è