Fed Gein - Il Mostro di Milano lyrics

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Fed Gein - Il Mostro di Milano lyrics

[Strofa 1: Vashish] Ogni persona umana mi sembra di porcellana Il mio riflesso stronzi rappresenta sesso e morte come Moana Pozzi Il mio carisma è un cataclisma, come il sisma ad Haiti Ogni mio aforisma ti da aneurismi e coliti Illuso, questa penna è un coltello chiuso con cura Abuso del tuo cervello, dentro un castello in disuso Ciò che non ti uccide lascia una ferita a vita Come dinamite sul corpo di un vietnamita La mia sigla è il mostro, stupro la tua figa dentro un bosco Per sfogarmi so che non basta l'inchiostro Competi con dei morti vivi e poeti aggressivi Sprechi la tua vita come i preti se mi sfidi Strilla, con due siringhe stai tranquilla Premo la faringe e aspetto che si stringe la pupilla Hai un travaso, stai nel bel mezzo di un lago Fatto a pezzi come un puzzle che ricompongo a caso [Rit. x2] Sono il mostro di Milano, il mio inchiostro ferma la mano Che mi porterebbe a uccidere ogni stronzo che non amo Sta sera mi sfogo solo sulla penna a sfera Che non pianto nel tuo collo per non finire in galera [Strofa 2: Vashish] La morte è come le mignotte, coincide al tuo destino Sorride all'a**a**ino e ci accarezza a mezzanotte Se posso strappo la tua testa, la stacco dal corpo La metto a posto in modo che potrai guardarti il torso Sei una troia dislessica, chi non rappa incespica Espongo le tue ossa come una stronza anoressica Scavo una fossa, ti sequestro, colpisco di destro Sanguinerai come una mignotta percossa col mestruo [Strofa 3: Fed Gein] Unico indizio è la luna piena Viviamo il d**h ogni sera e lo scriviamo in lista nera Questa merda, un reanimator per defunti I nostri spunti sono i tuoi incubi più lunghi Senti voci dal profondo, questa malattia Il rosso segno della follia, che ti porta via E adesso impara una lezione di d**h Una cultura per la bara che non ti aspettavi da me [Rit. x2] Sono il mostro di Milano, il mio inchiostro ferma la mano Che mi porterebbe a uccidere ogni stronzo che non amo Sta sera mi sfogo solo sulla penna a sfera Che non pianto nel tuo collo per non finire in galera [Strofa 3: Vashish] Giro come un mietitrebbia nella città nella nebbia, che inspiro Sei sotto tiro, cammino e respiro lebbra Indosso la tua faccia per ingannare il tuo team E mi sbatto la tua vacca dentro la tua limousine Lo so che parlo di tematiche scorrette Le tue son solo vecchie, come videoca**ette La tua crew di nessuno è un raduno di checche Non hai soltanto culo, sei come le perette Io sono il tuo fumo, il tuo numero uno sette Ti aiuterò a morire come le tue sigarette Ho fame di s** come di carne umana un t-rex Voglio più puttane in latex e meno ex Sto carro porta sfiga ma solo con me alla guida Travolgo la fila dietro in retro, per fame omicida Ormai sta scena è una corrida, e io non lo sopporto Come una troia incinta che si infilza per l'aborto