Fadamat - Kameido Umeyashiki lyrics

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Fadamat - Kameido Umeyashiki lyrics

Lanz Khan: Sono delicate note che suonano nei miei giorni più grigi Angeli di fango col volto da cherubini In fila con gli affranti io ne porto le effigi E salto nella città allagata come Sonnellini frà Orologi d'oro e anime da manichini Necrologi sentimenti strade cicatrici Facce rievocate dal fumo sugli edifici Solitario come lungo i viali di vecchia Parigi Oggi la memoria torna e si trasforma nella peggio gogna Un mezzo morto sogna che il sole lo impicchi Una colonna di insuccessi che adorna le vesti Di chi ha il cuore in una fogna e aspetta che il tempo conficchi La sua lama fredda poi il silenzio fra i deliri Pioggia e whisky dove prima crescevano gli iris Fiamme spente candele respiri E il cielo si fa rosa, Kameido Umeyashiki Fadamat: Mi tagliano parole come Satana Non sai quando mi puoi bu*tare giù immagina Congelarti la vita non sai quanto tempo Occhi puntati sempre avanti stai attento La gelosia e l'invidia vicine Lottano dentro di me al confine Inizio a pensare che il male non ha fine Devo trovare un modo per reagire Tasche piene sorriso scolpito Anche il più ba*tardo lo saluto da amico (bella!) Non voglio più perdite di tempo Chiamo a un presta tempo chi si sta ingrandendo Raccolgo i pezzi e mi rimetto in viaggio Ovviamente in cerca di un pa**aggio La solitudine mi fa pensare tanto Che il mio cervello avrà bisogno di un trapianto Jhad: Fossi a un pa**o dalla meta solo immaginaria Solo ciò che inquieta pa**a ancora Pa**a prima di ogni altra visione concreta e lascia riprese di una miniera Con la proprietà privata tatuata sui polsi di un'era Prima di capire che infondo quel mio supporto serve solo a finanziare Il mio costo è rifinanziarlo allo stronzo che caga sangue Se il giorno serve a svuotare il midollo e poi colla**are Pressione alta da scoppiare A moderare lingue c'è chi fa prima a tagliarle portandole solo a pari delle altre Senza rispetto ma è Marte che fa la guerra, fa il cadetto ma è certo che coi tuoi resti pulirà la terra È legge del taglione, maschere di sangue dove tutto è in collisione con i sogni Versandosi nelle strade tra fondi malaugurati Tra ponti sotto cascate di fate falsificate, ah, e menti allucinate