L'agogica della mia vita non ha logica Ti accorgi che dall'oggi al domani sconvolge i piani e per la cronaca Non c'è cura farmacologica è una malattia cronica Un filo attaccato a una fisarmonica Ho una sfiga atomica enorme, non me lo spiego No man, non seguo nè orme nè norme mi dileguo, non mi adeguo E nego che sto andando proprio poco dritto Accetto tutto ciò che non accetto, eccetto il sottoscritto Ci provo convinto a non guardarmi da questa prospettiva Fa sembrare i drammi che ho davanti merda introspettiva I remi nella stiva prima che la arriva a riva Riuscirò quando vedrai una pantomima in rima Rimango anche se so che non dovrei farlo Piango innalzando il livello del fango dentro cui sto annegandointanto ballo l'ultimo tango col mio orango tango Aspetto stanco finisca tutto quanto, dimmi quando è successo spesso ciò che avrei voluto? non proprio Penso che siam fermi ogni momento e il tempo è uno zootropio Sarà per questo che a volte ci vedo doppio Di odio in corpo ne ho troppo, fammi rappare sennò scoppio Non ho uno scopo, il mio piano non è preciso Tende all'infinito. vado avanti ben deciso, bende sul viso Scorderei ogni accordo del tuo piano non lo avessi udito Stona**e e non suona**e sempre più pulito bu*to giù un litro di veleno per cui non c'è antidoto è brutto: nemmeno sul mio libro ho voce in capitolo E l'hai capito o no? è tutto a scapito nostro Capita che decapitino a caso e pensi che mi prostro? Faccio l'opposto: mi sposto indisposto in disparte Distante, ogni istante c'ho addosso quest'arte E sono in debito, non recito la mia parte al collare Fammi crollare senza un merito particolare