La macchina andava e non si fermò frazione di un attimo il cingolo oppose il suo rostro e saltò sulla gatta saltò sul coso un po' gonfio in terra crollò la macchina andava e s'allontanò Non c'era nessuno tra il ponte e l'incrocio la gatta di notte tornava tornava sicura a dormire in un posto che solo un randagio conosce La curva era rila**ata come una salamandra la gatta la puntò in mezzo agli occhi quando sbuffò e cadendo provò ad opporsi fece dei pa**i e crollò I randagi! Parole scampate a una carta ciancicata alle sfide di chi da morte per caso dopo aver campato per caso senza una spiegazione La gatta non si muoveva da lì aveva negli occhi la calma di un animale da caccia quello si rimase immobile lì Il dorso insicuro della latitanza talvolta la notte sostiene ed esalta il cominciare a vivere quando si è soli la notte documentava così le cose stavano insieme tutto si mescolava mentre la gatta in curva attraversava Con i quattro marmocchi che dentro portava l'uomo che sterzava per beccarla in pieno s'era alzato all'alba perché si alzavano tutti come un palo nel culo il rosso e il verde del semaforo più in là facevano molto Italia La curva era rila**ata come una salamandra...