Mi portava in sella fiero su una moto corvo sparviero ma lui aveva unghie di chi il sandalo lo porta poco spasimava per una polacca nuda come un ombrello e a lui sembrava un abat-jour Non si viveva di fantasia nel villaggio di Giovannino così di buona compagnia baffo biondo Il muratore ridotto a tirare una carretta unta di gra**o e di frizioni volani salvava cambi e freni e dischi cercava ferro vecchio al mazzo che ammucchiava su uno spiazzo Di calce spenta e rena la sua vita non ne valeva la pena e fu così che all'alba nel cielo vide un gancio la corda pa**ò come il filo nell'ago cadde solo un po' d'acchito La sera nel bar si accesero altre sigarette altre birre si giocarono a tressette Bevi tu bevo io tra noccioli di mandorle Si diceva può succedere a chiunque d'innamorarsi di una puttana Baffo biondo l'oasi lei il deserto di sale per esprimere il vuoto avevano bisogno dello stesso materiale si diceva Dell'amore nella feccia dietro al faro sulla breccia sullo spiazzo dietro i ponti dei due cuori inverecondi di quella fine all'alba non tornavano i conti non era un uomo tragico Giovannino dei ba**ifondi Anche se era migliore del suo dio e noi non sappiamo se fu un delitto e non vogliamo giudicare Cosa sia pio e cosa empio cosa sia equo e cosa iniquo del buono del giusto del più o meno perfetto dio si occupi del reietto Dell'intera umanità e non del prediletto Colonne di fumo salivano all'alba come foreste di torri roghi e falò lontani lucignoli di lampada ad olio bella la vita un vizio l'alba abbacinava come un supplizio Si diceva può succedere...