Creo le mode di una generazione sono il modem che crea la connessione del computer ma distrugge l'amore, l'unione, la parola delle persone. Sono il fumo che ti seduce, tace e poi lentamente man mano uccide ma il tempo inganna e non mostra il vero come Dante che nella selva ha smarrito il sentiero. Fungo da speranza, fonte di salvezza, mi tramuto in debolezza in pianto di chi soffre si rimbocca le maniche pur avendole corte. Due cuori di carta piegati a forza come origami, finti realisti ma poi sognatori colmiamo mancanze attraverso legami RIT: Avessi un'altra vita sbaglierei di nuovo tutto, potessi camminare lo farei in mare aperto, e scapperò lontano da qui come fosse un film chiedendomi cosa siamo noi Oltre il tempo che non pa**a colma la distanza di ogni tua incertezza Scattiamoci un Selfie, così restiamo eterni, ti spaventa il cambiamento vero ? Sono cambiato me lo confermi ? Anche se poi da dentro rimango vero. Sommo le cifre del tempo, sono il sommo rinchiuso nel tempio il flusso di suoni che sto pronunciando lo ascolti da giorni e non riesci a tradurlo. Guardo dall'alto il cielo che filtra i colori di questa città, vedo un giardino di fiori diversi che nella loro bellezza trasmettono felicità poi cambiando visione intravedo un'ombra che sporge da un muro, due uomini insieme che hanno paura di darsi la mano RIT: Avessi un'altra vita sbaglierei di nuovo tutto, potessi camminare lo farei in mare aperto, e scapperò lontano da qui come fosse un film chiedendomi cosa siamo noi Oltre il tempo che non pa**a colma la distanza di ogni tua incertezza