Banco Del Mutuo Soccorso - La Città Sottile lyrics

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Banco Del Mutuo Soccorso - La Città Sottile lyrics

(musica: G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi) Tu chi sei, città non città che vivi appesa in giù alle tue corde d'aria ferma. Travi, tubi senza dimensioni, freddi quarzi invecchiati. I tuoi mille ascensori di carta velina che vanno su e giù senza posa, nessuno che scende, nessuno mai sale. Sottile non città che reggi tutto su niente: ogni retta poggia su se stessa, ogni curva su se stessa, a**urdi equilibri spostati. Luci opache le tue rare stelle, il tuo sole è spirato. Che altro ti resta se non l'uomo nudo che io vedo ogni giorno quel pazzo padrone, poeta o predone che vive sull'ultima trave. Si frega le mani poi ride, o non ride... saltella leggero dal trave a una curva ma oggi l'ho visto tuffarsi nel vuoto così d'improvviso però non so dire se urla**e o ridesse. Qui il vento non soffia i rumori ma c'è il silenzio che sa scrivere nell'aria ferma. Sottile non città fra i tuoi perenni grigi sola.