Ora fuggo dalla città che risplende alle mie spalle, luci infiammate da fiori nella notte accesa. Mi ricorderò, stai tranquilla che ti ritroverò inestinto. Sotto gli alberi più a Nord, ombre immense dei boschi umbri selvatiche di sole e selve, lì amica aspetterò; ti ricorderò stai tranquilla che mi ritroverò inestinto. Sulla collina lampi d'ombra, le impronte portano più in là; sul sentiero ti vedo. Il vento bacia come bocca i tuoi capelli scesi in coro che nascondono un sorriso: «Vieni a questa mia carezza, sarà ciò che non hai sfiorato; vieni, senti in questo bacio tutti i miei silenzi». (Grazie a salvocristallo per questo testo)