Ora ti vedo bene fra le ombre e non devi sciogliere le tue mani, ora che tu mi chiami e io sono lontano, più distante: non rimarrebbe che lo strazio di te. Ma ai tuoi porti sui tuoi moli: io sono qui. Giù i tuoi mari, ai bui fan*li che risuonano. Ecco scendo nella barca croce nera; sotto il ponte dove muore il mio canto, ma risorge; alla curva dove sfocia l'alito del tuo fiume. Eccomi! L'ultimo tuo riflusso: mare aperto. Vengo a prenderti delirante, tutto stretto tra onde e onde. E ti vedo, fiore e notte, tra le mie mani, preda rossa che mi a**ali sul vento nudo e mi sfiori. Vengo a prenderti, tienti pronta sulla linea delle tue unghie: io sono qui. Non saranno questi lampi, no; non sarà quest'abisso: per mare e per ferro, per sangue e mare, già, ora vengo, ora infurio: tienti pronta: io sono qui... (Grazie a salvocristallo per questo testo)