Che animale strano che sono nata ieri, le cose del mondo non so come girano. Girano e voltano, si incastrano, quante cazzate bu*tate al vento, senza un rimpianto. Che abbiano aperto la stagione venatoria? Così tanti ispettori del buon lavoro sparano a zero. Scrutano, poi sputano, poi sparano tanta saggezza un colpo secco per riempire il vuoto, non spacciarti per ciò che non sei. Sei vuoto, non ti credere quel che non puoi. Taglia e cuci le mie croci finché il mondo ti dirà Che il giardino non mi piace così bianco, d'un bianco pallido. Quasi cadaveri le statue inerti impotenti, ingessate dal vuoto, non spacciarti per ciò che non sei. Sei vuoto, non ti credere quel che non puoi. Taglia e cuci le mie croci finché il tempo ti dirà finché il mondo chiarirà finché il tempo capirà finché il mondo lo dirà che non c'è nessuno e niente che lo conosce come te.