SCENA V
Folto giardino con due nicchie parallele praticabili.
Barbarina sola con alcune frutta e ciambelle.
Recitativo
BARBARINA
Nel padiglione a manca: ei così disse:
è questo ... è questo... e poi se non venisse!
Oh ve' che brava gente! A stento darmi
un arancio, una pera, e una ciambella.
Per chi madamigella?
Oh, per qualcun, signori:
già lo sappiam: ebbene;
il padron l'odia, ed io gli voglio bene,
però costommi un bacio, e cosa importa,
forse qualcun me'l renderà... son morta.
(fugge impaurita ed entra nella nicchia a manca)
SCENA VI
Figaro con mantello e lanternino notturno,
poi Basilio, Bartolo e truppa di lavoratori
FIGARO
È Barbarina... chi va là?
BASILIO
Son quelli
che invitasti a venir.
BARTOLO
(a Figaro)
Che brutto ceffo!
Sembri un cospirator. Che diamin sono
quegli infausti apparati?
FIGARO
Lo vedrete tra poco.
In questo loco
celebrerem la festa
della mia sposa onesta
e del feudal signor...
BASILIO
Ah, buono, buono,
capisco come egli è,
(Accordati si son senza di me.)
FIGARO
Voi da questi contorni
non vi scostate; intanto
io vado a dar certi ordini,
e torno in pochi istanti.
A un fischio mio correte tutti quanti.
(Partono tutti eccettuati Bartolo e Basilio.)
SCENA VII
Basilio e Bartolo
BASILIO
Ha i diavoli nel corpo.
BARTOLO
Ma cosa nacque?
BASILIO
Nulla.
Susanna piace al Conte; ella d'accordo
gli die' un appuntamento
che a Figaro non piace.
BARTOLO
E che, dunque dovria soffrirlo in pace?
BASILIO
Quel che soffrono tanti
ei soffrir non potrebbe? E poi sentite,
che guadagno può far? Nel mondo, amico,
l'accozzarla co' grandi
fu pericolo ognora:
dan novanta per cento e han vinto ancora.