SCENA VIII
La Contessa sola
N. 20. Recitativo ed Aria
LA CONTESSA
E Susanna non vien! Sono ansiosa
di saper come il Conte
accolse la proposta. Alquanto ardito
il progetto mi par, e ad uno sposo
sì vivace, e geloso!
Ma che mal c'è? Cangiando i miei vestiti
con quelli di Susanna, e i suoi co' miei...
al favor della notte... oh cielo, a quale
umil stato fatale io son ridotta
da un consorte crudel, che dopo avermi
con un misto inaudito
d'infedeltà, di gelosia, di sdegni,
prima amata, indi offesa, e alfin tradita,
fammi or cercar da una mia serva aita!
Dove sono i bei momenti
di dolcezza e di piacer,
dove andaro i giuramenti
di quel labbro menzogner?
Perché mai se in pianti e in pene
per me tutto si cangiò,
la memoria di quel bene
dal mio sen non trapa**ò?
Ah! Se almen la mia costanza
nel languire amando ognor,
mi porta**e una speranza
di cangiar l'ingrato cor.
(parte)
SCENA IX
Il Conte ed Antonio con cappello in mano
Recitativo
ANTONIO
Io vi dico, signor, che Cherubino
è ancora nel castello,
e vedete per prova il suo cappello.
IL CONTE
Ma come, se a quest'ora
esser giunto a Siviglia egli dovria.
ANTONIO
Scusate, oggi Siviglia è a casa mia,
là vestissi da donna, e là lasciati
ha gl'altri abiti suoi.
IL CONTE
Perfidi!
ANTONIO
Andiam, e li vedrete voi.
(Partono.)
SCENA X
La Contessa e Susanna
Recitativo
LA CONTESSA
Cosa mi narri, e che ne disse il Conte?
SUSANNA
Gli si leggeva in fronte
il dispetto e la rabbia.
LA CONTESSA
Piano, che meglio or lo porremo in gabbia.
Dov'è l'appuntamento
che tu gli proponesti?
SUSANNA
In giardino.
LA CONTESSA
Fissiamgli un loco. Scrivi.
SUSANNA
Ch'io scriva... ma, signora...
LA CONTESSA
Eh, scrivi dico; e tutto
(Susanna siede e scrive)
io prendo su me stessa.
"Canzonetta sull'aria..."