[Verse 1: Napo] Piegare la violenza, farla diventare serva e Strumento della tua ideologia È un'azione da stupidi, da sprovveduti e da, schiappe La violenza è immensa, le idee lei le divora I valori li travolge li, spezza A te che parli di onore vendetta e, sicurezza La Dea suprema strappa l'epidermide e getta nel lago acido Dove nuota solo il platipo, non conosce bene placito Per chi crede di aver stretto con lei quell'accordo tacito Nessuno si vendica equamente rispetto al torto che ha subito Non esistono le guerre lampo, non esiste un gesto violento inerte Che sta fermo e non ritorna sottoforma di disastro E dico questo a voi, che vi fregiate di simboli che qualcuno ha trasmodato A voi che nell'aggregazione celebrate il branco, quindi: DEBOLEZZA Piangendo con riservatezza sulle porte del giustificazionismo storicizzato Sono io che vi dimostro come muore un italiano Con il fuoco negli occhi, uno solo contro voi, che siete 5, o 20
Con la Dea Violenza che mi sussurra negli orecchi: "Anche se muori, sterminali, non sono degni del mio nome Sono nemici della morte" STAI ZITTA! MI DISTRAI! Devo rimanere concentrato Altrimenti oltre a morire divento come loro Quella che voglio uccidere sei tu E per farlo, mi tocca farmi ma**acrare dai Trafugatori di antichi simboli Indù, i discendenti dei coercitori Che credono di aver trovato il clou in Fight Club Nell'Hagakure, o nell'Arte della Guerra di Sun Tzu Non capisci? Devo soccombere in battaglia contro questi Che non sanno leggere Il Signore Degli Anelli E se vinco mi suicido, per non a**omigliargli Per spezzare la catena di violenza che Continuerebbe a inanellarsi nei miei gesti! In tutto questo, la razza e la nazione, sono concetti inesistenti Che si mischiano nei sangui uguali dei violenti! Tu! Tu, muori con me, mia Dea! Tu, muori con me, mia Dea!