Crollava tutto adosso come castelli di carta
Castelli di carte, castelli per le canne
Coi pastelli per farci da soli le porte
Il difficile poi era entrarci. ah
Non ho mai smesso di sgomitare, di vomitare
Sogni, come canzoni appese a quei quattro suoni
E le montagne che sembravano triangoli, equilateri
Sono piramidi, crateri vulcanici
Dove bu*tarsi, distanti, dagli altri
Sentirsi soli è bello, ogni tanto, alienarsi
A due pa**i, dalla catarsi, incollarsi
Al finestrino, vedere che vivere li sarebbe figo
E invece no, ho il tempo alle calcagna
Che sbraita che sbrana un immigrato che sbarca
E ho ancora le macerie sulle spalle devo disfarmene
E rifare tutto, se sbagli vita non c'è l'indulto
RIT
404 errore
Mi perdo in un bicchere di liquore
Vagare in un quadro di mondrian
bu*to sogni pa**ati di moda
Ma refresho la mia vita con mela più R
Finchè non mi va meglio
Di peggio non si può tanto piove già
Aspetta che sto arrivando sulla tua retina
E c'ho vent'anni e sbaglio ancora, tipo a twittare
Ma schiaccio elimina e c'ho il trucco, tipo rifare
E sbaglio ancora con le tipe e poi me le rifaccio
Il tempo delle mele il tempo dello spaccio
Se sbaglio per imparare ma poi aggiusto tutto
L'importante è riparare e poi va giusto tutto
E non mi fermo mai col fiato del tempo sul collo
Il fatto è che il tempo non si ferma e io decollo
E cento sogni li ho sputati nel cestino del mio mac
Con qualche finto amico del mio vecchio me
E cento nuovi li ho fissati, coi post-it sul frigo
E cadono per terra nella polvere se non mi sbrigo
Ma mi ci sono abituato, è il mio habitat
In pratica, la lama del rasoio, affilato, mi taglio
Mi capita, tanto ritento per sempre
Chiudi le tende, pa**a una tennent's