[Verse 1 L-Mare]Inalo l'anima dell'aria come giro tra i pianeti
Mi sveglio con un alleluia mi attaccano al cervello dei divieti
Mi perdo nella notte buia diviso da pa**ione
Agli angoli del cielo due magneti attirano
Costellazioni emozioni in gola tipo 'nduja
Immagini di foto povere
Sbiadite sotto dita di polvere
Divido le schermate che mi arrivano sugli occhi
Rintocchi viviamoci un'immagine stupenda
Dromedario nel deserto che mi hai aperto la contemplazione
Soffio sulla foce al Gange la serenità
Sperando che non ci si riprenda
Sai che Dio non piange lascia che mi stenda sulla sua semplicità implicita
Sogno che mi incita anche se mi ospita una nuvola ho bisogno di una mia rivincita
Ti resta impresso questo verso credi in te stesso
Ma te stesso trova il nesso con il resto di questo universo!
[Verse 2 Musteeno]Verso l'orizzonte perso con lo sguardo di fronte
Ad un altro oltre che incombe irrompe
In successive metamorfosi che ci attendono nel tempo
Rompe le forme forse per un nuovo cambiamento
La stessa Madre Terra che ci accoglie in grembo
Ha un progetto in mente anche se non si comprende fino in fondo
La mia anima la venera
Il suo sguardo mi accarezza e mi rigenera protegge dalla tenebra
Come una sincera e pura preghiera alla fortuna
Perchè scaccio ogni paura scritta in una lingua sconosciuta
Eppure comprensibile come la nuda verità compiuta
Incisa sulla battuta che ci aiuta!
[Verse 3 L-Mare]Come estasi innalzata a stasi
Come frasi in temi morbidi
Vellutata ipotesi con mobili remi
Sensibilità che fugge ma ritorna affida
Faida tra le stelle ribelli che ignare del patire invidiano
La nostra luce riflessa
Temi la vicenda più complessa
Ogni insidia malcelata scaturita dalla me demessa
Il cross di Saverio la ricchezza nella semplicità
La liricità si avvita su se stessa
L'improperio deleterio del tempo
Che placa il flusso fermo in amarezza
Ogni circonferenza della nostra essenza ammicca
L'odio che si impicca sopra al podio
In un abbraccio compulsivo collettivo in visibilio
La lunghezza è ottemperata dalla mia follia
Una mente ottenebrata manda lettere d'amore alle sue vertebre
Mentre Dio è a**opito inerte si va via
Quel che resta è poter essere leggeri e viver la poesia (ah-ah!)
E così sia!
[Verse 4 Musteeno]E' la meccanica del karma che ci marca sottopelle
Navigo le stelle guidato dalla corrente
Galattica senza caravelle immerso nelle profondità
Inseguo la luminosità della Via Lattea
E sento la forza nel calore l'orgoglio
Scaturito dal germoglio di un fiore unisce il nostro foglio
Come con un piccione viaggiatore
Voglio liberare amore non appena l'ho scoperto
E mostrare cosa ho dentro come un intervento a cuore aperto
Nel momento in cui osservo tutto ciò che mi circonda
So che il nostro spirito ascolta una realtà più profonda
Che la vista non ci racconta
Gioca a biglie con le sfere celesti
In movimenti complessi più di quanto tu capiresti
Gesti antichi come resti in siti archeologici
Flusso di note che dissetano la mia oasi
E meditano come monaci sulle scritture
Offrici le tue sconosciute campiture di colore e nuove trame
Sulle quali la mente può riposare
Più di quando saluto e me ne vado in pace amen!