L'acqua scivola sui muri che fumano;
Nel giorno soffocato più grigio dell'inverno
Uno sparo va a colpire la gente del quartiere.
La vendetta è una rabbia che non guarisce mai.
Il dolore è un uomo solo pronto ad ammazzare.
Muoiono miseri, rovesciati come terra dai mortai:
Con il ponte esplode e crolla una tregua falsa e fragile.
Sono il re di un circo opaco e spaventoso
Che ormai vi porta il sangue e la follia.
Anch'io non so dire se dentro ho un'anima.
C'è tensione
Quando mi capita un bersaglio e non posso sbagliare
Tra quelle ombre che, senza alcuna lealtà, rendo pallide.
La folla reagisce: si divide a metà, cerca qualunque trincea.
Sono due, quei punti scuri in una piazza vuota e silenziosa,
Sotto una pioggia che lava questa città con le lacrime.
Si ferma il tempo, il tempo non basterà ai corpi distesi senza sole.