Oltre il possibile c'è l'incredibile: Spingi l'immagine oltre ogni limite! No, non ti chiudere, non mi deludere Spingi il pensiero oltre l'ecumene! Partimmo ad un'ora buona, là il sole saliva ancora Noi al soldo di sua signora, la corona di Lisbona Partimmo con vento in poppa la rotta fuggiva i limiti Noi il peggio del Sud Europa giù in rotta verso gli antipodi Muovevamo oltre il confine, giù in file verso l'ignoto e il nostro fine Era riempire le stive di file oro Nonché scoprirne il contorno, dove il mondo va a fuoco Molto prima di Colombo, Cabral e Caboto e Caboto [Hook] Tu pa**a i confini, sorpa**a i confini Se pa**i e li sfidi non pa**i e non vivi Tu pa**a in confini dei mari infiniti Là i mali più ostili son fitti e riuniti Tu pa**a i confini, tu pa**a ad altri lidi Comparsi i confini oltre i pa**i dei libri Comparsi altri lidi ben oltre i pontili Se pa**i e li sfidi trapa**i fra i miti Navigavamo su un brigantino: vela quadra più vela latina Il capitano era un a**a**ino, la ciurma melma marina Lo giuro non fu una vita ma una sfida al'ira divina Gli scali, gli scafi a picco, gli squali nella sentina Pa**arono mesi, anni: furia d'acqua e calma piatta poi la sabbia e dalla gabbia: Terra!!….. nell'aria rarefatta… Vidi terre d'altri mondi, gli indigeni senza fede:
I Cinocefali, gli Astomi, i guerrieri da un solo piede Con pietre e chele abbattentisi a schiere contro noi fieri battenti bandiera portoghese Lottammo a stenti per mesi sfidando tutte le truppe: Aragonesi, Genovesi, le avanguardie mamelucche Vidi i Malesi a luna piena bruciare tra le scialuppe Le galee in quarantena là al largo delle Molucche E un male immondo sconosciuto al mondo conosciuto E i corpi morti, i morti a mollo falciati dallo scorbuto Nord, Sud, Sud-Est, non c'è merito Viaggio in ostaggio all'ago magnetico Sud-Ovest, sudore e silenzi Quattro quadranti: rosa dei venti Ma una sera il capitano guardava e pensava in piedi Cercò invano di strappare al cielo nero i suoi segreti Poi fece saldare i ponti, condannare i boccaporti Legammo lance e paranchi con corde da 7 pollici La furia ci colse e la tempesta fu addosso Il mare si mosse, mosse, il mare ci morse I marinai con l'ascia in mano tagliavan vele e pennoni E quelle vele senza cinghie volavano via come aironi Vidi arrivare i muri d'acqua con onde da trenta metri Hai mai fottuto, tu fratello, con onde di trenta metri? E il fratello che urlò nel vento: -tu affondaci se ci riesci!!- Quando finì la frase era sotto già trenta piedi