**da decriptare e ridefinire** Metti corpo e mente Le direzioni le sai Tu scegli il mondo che cerchi Cerca il mondo che scegli Sono loro i miei maestri, oh man Non c'è limite, le righe di 'sti testi qua segna il limite E con calma ma con calma ma Ma 'sta stampa ha in carta un'arma calda Sono loro i miei maestri, oh man Non c'è limite La sete di 'sti testi qua è ineludibile Perché qua mano a mano che avanza ricambia Abito il mondo che immagino il contraltare del macero Li tengo custoditi in una palafitta in acero Do tacito a**enso ad ogni viaggio nel tempo Perché il viaggio più intenso rimane quello da dentro Qua è un altro mondo e dunque un altro flow E' un altro mondo e dunque un altro flow Un altro mondo e dunque un altro flow Un altro mondo e dunque un altro mondo e dunque Io non so più dove vivo, da chi cammino
Arrivo ora Cammino in equilibrio sul bivio Alto più o meno un centimetro Mi muovo tra pagine macine e calcine Impareggiabile stimolo Tu miri e respiri magico Tu sai com'era l'amore ai tempi del colera dopo cent'anni Di solitudine, soli mai visti, storie e trame impreviste Pa**erò una notte con Marquez tra le memorie delle mie puttane triste Ma tanto vale pa**are un altro scaffale Se qua il sud merita ma 'sto caldo basta pa**are dal mare ed elevare il disturbo Mi trovo tra i monti oltre i racconti di Pietroburgo I freddi qua ad altri contesti, accenderò un varco Dostojieski, autori inglesi e tedeschi, i miei maestri, si si 'sti scritti scritti E ti ci affliggi qui Non conta se sono spariti i tragitti dei vivi Nella sezione rari ed antichi Vivo nel mondo che celebro E quello che penso e quello che sento