LANZ:
Mi distacco dalle pa**ioni scrivendo della tragedia
Come mimesi di incubi in antitesi d'acciaio che ti sfregia
Ho un'armata di teutoni nella testa che mi a**edia
Cuori deboli strappati, sapore sangue e ciliegia
Rivivo eventi sotto stato ipnoide
Tra frammenti di momenti all'impatto con l'asteroide
Rappresento l'ossatura di cristallo nell'anima da umanoide
è cla**e vellutata in un disturbo paranoide
Occhi da k**er asiatico, sadico
Sono il fantasma dell'Opera che uccide sopra al palco
Lungo la schiena ti sta già percorrendo un gelo artico
Riesuma gli impiccati da sotto un lenzuolo bianco, è panico
Quando suono valico
Le Alpi con gli elefanti seminando paura nel suolo italico
Tempi grigi come idrossido cobaltico
Momento catartico, applausi, il finale è tragico!
RIT:X2
Scrivo dell'elevarsi di sti versi fino agli astri
La catarsi dei miei incastri sono gli atomi rimasti
Resto con gli occhi pesti sento brividi e fantasmi
So dare vita ai testi ho solo questo da lasciarti
CIAN:
Nato il 25/7, rappo 24/7
Scorta grammi di 21 l'ho esaurita a dicia**ette
Conto mille stelle agli occhi grandi di chi giura
Poi ne valuto il riflesso nel processo di scrittura
Brucia fotta indolore in mistiche mura muschiose
Terracotta nel mio cuore: liriche, cura, overdose
Di chi sta in botta o muore con l'iride rotta da ore
E un'indole da lottatore gli sblocca in bocca parole
Il vento dell'Antartide o l'afa del Sudafrica
La forza dell'immagine ogni limite prevarica
Meglio del digitale, l'essenza non si scarica
Ho rime fotografiche in pellicole dell'anima
Sanguina la stilografica ma oggi non mi basterà
Se salto dal dirupo stando ai bordi di una zattera
Un volo sulla darsena tra le mani di Nettuno
Sfioro acqua cielo e fumo come gabbiani ad Amsterdam
RIT:X2
MAD:
Il disagio era dovunque l'ho madmanizzato
L'ho scritto in stanze buie: mesmerizzato
Faccio tutto per me stesso mica per il fato
Fino al decesso non cesso continuo a perdifiato
Sto con Cianuro e Lancetti ti mischio gli accenti
Ciò che scrivo è vivo ti appendo al muro coi gancetti
Haterproof! A prova d'odiatore
Mettiti in coda mentre aspetti che ti esploda il cuore
Con la linea della vita debole, tremo le
Fitte nell'addome laddove si annida il demone
Fuori la pioggia che fa la doccia alle tegole
L'ansia mi mangia il femore, la tibia, il perone
Io tra l'alpha e l'omega, tra dannarmi e darmi tregua
Aspetta che cadi che poi la gente si dilegua
Ancora con la para dell'asceta, ancora dentro il paradosso
Per quanto abbia corso ancora non c'è meta, mai!
RIT:X2