Liberamente tratta da una poesia di Federico Garcia Lorca E io la portai al fiume Credendo fosse sola Ed invece un marito La chiamava a squarciagola Nella notte di S. Pietro Feci in pieno il mio dovere Ed i grilli quella sera Mi versarono da bere E fu agli ultimi rintocchi Che sfiorai la sua pelle E si schiusero improvvisi Tutti i rami delle stelle La sua voce d'orizzonte Si impigliava tra i capelli Come bambola di seta Lacerata dai coltelli Superati i rovi e i giunchi Io mi tolsi la cravatta Lei si sciolse il vestito
Sporca di baci e sabbia Scivolammo come cani Sulla luna di quel letto Per metà pieni di luce Per metà pieni di freddo Cavalcai per quella notte Sul migliore dei sentieri Su puledra di cristallo Senza briglie né pensieri Ma non posso dirvi adesso Quello che mi ha sussurrato Perché sono un gentiluomo Quindi un poco smemorato Agii da quel che sono: Da autentico gitano Ma non volli innamorarmi Di quel fiore peruviano Perché venne con me al fiume E credevo fosse sola Ed invece un marito La chiamava squarciagola