[Verse 1: Luik]
Un ragazzo di quartiere aspetta spiragli di luce
Come il sole fuori da nuvole dopo un acquazzone
Guardando gli aeri come diavoli del paradiso
E andarmene, in catarsi, rifarmi da una pa**ione
Sarò la morte di Socrate nel caos di Pirandello
Le gambe di una ninfomane, Afrodite in un bordello
Ho il mic preso dal terreno in mezzo a selve oscure
Inspirerò a**ieme a Demetra e Osiride un po' di Datura
Il diavolo? Un Dio dispotico sotto ad ogni portico
Affiancato dai dolori di ogni tossico
Uccide, avanti il prossimo
La mia fantasia viene dal volere divino
Tolgo corone dai rappers come Pollicino
Attendo la beffa, rubando persino ali ad angeli
E poi fotto la contessa di Paolo Pietrangeli
Le nuvole sopra di me fanno le piogge acide
Le rime ne son fracide, apro liriche col camice
E diagnostico un tumore in posti ostici a rappers :
Paralono solo di troie, sono agnostici
Sono a pezzi e sotto i portici o dietro a dei postici
Lascerò dei codici, sparsi sopra alcuni poost-it
[Hook : Luik]
Fantasia in overdose!
Rimango lucido, galleggio nel buio, un ricordo fulgido
Fuggito da me stesso, "ora cosa sei?"
Intrappolato in ideali, Dorian Grey
(X2)
[Verse 2: Luik]
Bottiglia di Pinot strozzata, le mani sopra il suo collo
Cammino sulla sabbia fredda, freddando il rimorso
L'alcool trasforma il tuo mondo in un semplice quadro
Non lo scruterò, l'erba il pennello per dipingerlo
Distruggerò il tempo, darò l'ingranaggio a una dea
E lei farà del mio pa**ato cosa meno austera
Calpesto sabbia e dopo l'asfalto piange vernice
Il sole polverizza l'odio, il tutto attizza : carnevale a Nizza!
La brezza insiste, volta pagine e riviste
La cultura rilutta ametiste, distogliendo il business
Mi berrà una tennents , mi darà una mano Ermes
Di Pra**itele, ragnatele nella mia mente, hanno il potere
Mi arrampico su esse, i rappers son le prede
Le mie sinapsi non connettono e in catarsi
Scrivo sinossi ,rappo in sina**i, distruggo sinta**i
Mentre Euterpe fa da tramite tra voce e ca**e, tra
Rabbia e retate a ritratti vuoti, redatti
Rapisco l'italiano e poi ne richiedo il riscatto
E rinasco con un testo raro, pare un rarefatto, con il tatto
Tocco il tattoo ad un angelo: evito l'impatto!
[Hook :Luik]
[Verse 3 : Luik]
E' facile da dire, il diavolo sulla mia spalla ride
Mentre mi diletto su un tavolo a scriver favole
Osservo in faccia visi divisi più falsi di visi distesi di celebrità
Ridon di ban*lità
Troie, Ossessionate dal sesso orale;
Alle stessa ora osservano il vuoto ostentando un budget
Cristo da a Mose' i comandamenti in tavole di cera
Io, poeta dall'inferno muovo le barre del cielo
Mentre Euterpe, dea della musica, non chiedeva
Mi incatenò e con l' angustia fece la sua astuzia
Costrinse me ad a**istere a una realtà cruda
E il dovere pervase e mi spinse a scrivere, fu la mia musa
Io ne creo un ritratto, lo vendo? chiedo il riscatto
Non faccio apocrifi a ipocriti e ne creo un capolavoro: fatto!