E tu sei arrivato,
io ero molto bella
e proprio in quel momento
mi sono stretta a lui.
La barba molto lunga,
la voce un po' sgranata,
soltanto gli occhi accesi,
mio Dio, non eri tu!
La forza, la mia forza,
sentirti dire “torna,
è vero che ho sbagliato,
mi manchi più che mai”.
E io con la risata
Che non mi hai mai veduto
E che ti ha disperato,
ho detto: “perché mai?
Sei tu che hai ragione,
non eravamo giusti insieme,
adesso anch'io ci credo,
non eravamo giusti insieme.
E' tutto, proprio tutto, qui”.
Allora tu hai pianto
E giusto in quel momento
Ti ho visto umiliato, così,
di fronte a lui.
Volevi le mie mani
quand'ecco gli altri amici
a trascinarmi via
e chissà poi da chi.
Tu lì sul marciapiede
Col bavero rialzato,
più vinto che piegato
poi non ti ho visto più.
Lo so che non è vero,
è la mia fantasia,
ma pensa che vendetta
io sogno su di te.
Ed è così ogni sera,
con questo sogni di vendetta,
mi cullo dolcemente
con questo sogno di vendetta
che recito per me, così.