I STROFA
“Blue Note” “Blue Train” Coltrane ultimo treno nella coltre del blu della notte cielo sereno s'inizia dall'immondizia fuori la stazione
Jazz ramazza spazza suona sul bidone
Il lavoro sporco di un sipario che è calato ritmo sincopato i rifiuti del mercato grucce plastica bucce gomme masticate lacci stracci sporchi strade lastricate
Vetri rotti come alcune teorie dalla pratica
Un telefonino a terra cover Arancia Meccanica palloni bucati da tiri e giri sbagliati
Calci sgonfi suoni tonfi sui selciati
Vagoni vacanti vaganti mozziconi
Biglietti usati scatoloni libretti d'istruzioni bidoni suoni spray riflessi pozzanghere
Cocci rotti specchiano una notte da infrangere
Rit
Giù c'è Renato che raccoglie
Sacchi di sogni sulle soglie
E con i suoi stivali vecchi e sporchi
Mentre vive di ricordi Tiene in pugni i guanti corti
Giù c'è Renato che raccoglie
Vecchi bivacchi e mille storie
E con i suoi stivali vecchi e sporchi
Fra giornali senza bordi mentre pa**ano le notti
II STROFA
I rifiuti parlano mi sussurrano storie tra malerba merda e cioccolato birra gran riserva
Giornali filtri principi attivi preservativi
Lividi soldi sporchi schiavi schivi
Lame rame cioccolata e fame chimica
La notte urla o parla in silenzio con la mimica sull'umido lastrico ogni vivido strascico di storia gratta e vinci perdenti sognavano una gloria
Il sangue di Angelo vicino la stazione
La polizia indaga ne illumina il cartone
Il corpo martoriato in un letto d'ospedale una chitarra sporca una notte d'accordare
Io pulisco intuisco capisco all'alba allibisco finisco puzzle che costruisco e demolisco asfalto scale di grigi bar di Gigi cappuccino l'alba inzuppa la notte... sei del mattino
Rit. (x2)