Solo fra le pieghe di un giornale,
Come pagine incollate sopra un umido bancone,
Mi ritrovo fra le mani di migliaia di annoiate persone.
Pieno di una smorfia senza velo
E diretto inconsciamente con lo sguardo verso il cielo,
Sono fermo a costruire con le mani il mio ricordo più vero.
E se il mio ieri è distante,
Apro la vela in mezzo al mare,
Il vento non smette mai di soffiare... mai.
E come vedi è importante
Ogni mia voglia di arrivare... a te.
Nudo come un figlio senza nome,
Caldo come il cuore di un anziano e rigido signore,
Puro come i seni pallidi di quella ragazza, di quella madre.
Persa la mia stella luminosa
Ho guidato in mezzo al buio la mia fede e la mia vela
E ho pensato mille volte a quell'isola meravigliosa.
E se il mio ieri è distante,
Apro la vela in mezzo al mare,
Il vento non smette mai di soffiare... mai.
E come vedi è importante
Ogni mia voglia di arrivare... a te.