C'era una volta
nel buio dello spazio
un mondo che dall'uomo
chiamato era la terra
in questo grande mondo
viveva un transistor
che per tirare avanti
lavorava tutto l'anno
Nel gran calcolatore
regnante sulla pace
lavorava senza nome
con 12 transistor
insieme ad un circuito
dotato di relè
sgobbava notte e giorno
ma non si lamentava
Non doveva lasciare pa**are
i segnali forieri di morte
Ma in un giorno caldo
in un'afosa estate
incominciò a sudare
e a perdere le forze
e proprio in quel momento
col calore che saliva
non seppe contrastare
l'ultimo segnale
I 12 transistor
che stavano con lui
non furono capaci
di fermarle e fu così
che implacabile e veloce
il segnale arrivò
al pulsante di partenza
e allora fu la fine:
in un momento i missili
cominciarono a partire
verso il cielo
E la morte bianca divampò
con un bagliore
la terra cancellò
e dopo che nello spazio
fu il vuoto, di nuovo
la gomorra del cielo diventò!
C'era una volta
nel buio dello spazio
un mondo che dall'uomo
chiamato era la terra
in questo grande mondo
viveva un transistor
che per tirare avanti
lavorava tutto l'anno
Nel gran calcolatore
regnante sulla pace
lavorava senza nome
con 12 transistor
insieme ad un circuito
dotato di relè
sgobbava notte e giorno
ma non si lamentava
Non doveva lasciare pa**are
i segnali forieri di morte
E la morte bianca divampò
con un bagliore
la terra cancellò
e dopo che nello spazio
fu il vuoto, di nuovo
la gomorra del cielo diventò!
Ora stan volando
portando morte nel cielo
ed uno dopo l'altro
spargon fine ovunque
C'era nell'universo
un pianeta che dall'uomo
chiamato era la terra
ed ora è spazio vuoto
Ora stan volando
portando morte nel cielo
ed uno dopo l'altro
spargon fine ovunque
C'era nell'universo
un pianeta che dall'uomo
chiamato era la terra
ed ora è spazio vuoto