Fango e rami, bottiglie sulla cresta È il mio biglietto da visita e indenni non lascia E indenni non lascia. Buche nell'asfalto muri di cemento Si fondon l'uno con l'altro insieme al firmamento Insieme al firmamento. Me ne starò sotto l'acqua scrosciante E berrò un altro bicchiere Un bicchiere d'acqua acida per digerire questo boccone Perché oggi, oggi... Oggi corro io tra le auto in panne Oggi gioco io con le barchette a motore Oggi sfilo io per gli scatti d'autore Oggi ci sto io tra le sirene ululanti Alogene accecanti Perché oggi, oggi conto io. Acqua alla caviglia, pensi di andar lontano Ma scopri con meraviglia che stai al secondo piano Che stai al secondo piano.
Un coro d'oche nell'aia, monotono riecheggia, Una volta salvò la storia ma poi é sempre quella Ma poi é sempre quella. In questa città sposa, da anni abbandonata Sull'altare in attesa di essere accompagnata Perché oggi, oggi... Lo sposo sono io col vestito elegante Oggi la prendo io questa sposa paziente Oggi la onoro io sull'altare splendente Oggi la canto io una ninna nanna suadente Per tutta la gente che piange innocente. Oggi corro io tra le auto in panne Oggi gioco io con le barchette a motore Oggi sfilo io per gli scatti d'autore Oggi ci sto io tra le sirene ululanti Alogene accecanti Perché oggi, oggi sono io. (Grazie a Giulia per questo testo)