J.C.Biondini/F.Guccini
Notte calda come tante vicino al fiume che canta
aria piena del barlume di un lume fioco in distanza
e di lucciole sfuggenti di cui la notte si ammanta.
E si ammanta di fantasmi, o di un ricordo lontano
mentre al buio della notte che mi trascina per mano
cerco i segni delle piante che mi circondano piano.
Piano, all'ombra della notte, mi sembri fatta di fumo,
sento appena il tuo calore ed il tuo strano profumo
con l'odore del tuo corpo e in questo io mi consumo.
Ma dal monte all'improvviso spunta la bianca luna
e ogni cosa in un istante schiarisce e non pi bruna;
questa luna esagerata ci procurer fortuna.
La fortuna di un amante un fiore d'esile stelo
una favola inquietante, fugace e fragile velo,
il respiro di un istante che scomparir nel cielo.
Cielo e luce all'infinito come se fosse di giorno
mondo magico e fiorito che mi risplende d'intorno
io ti sfoglio con le dita e indovino il tuo contorno.
Il contorno del tuo corpo ora si fatto reale
qualcosa bianco e vero, bello da far quasi male
e si insinua in un pensiero che all'improvviso mi a**ale:
contro il cielo trasformato sorride un'altra luna
ma io so qual la vera, l'altra non pi nessuna,
questa nuova luna piena mi procurer fortuna.