Ho voluto insistere
nel salutarti con la mano chiusa,
ho voluto anche ascoltarti in questo giorno,
sapendo di soccombere.
Ho voluto vivere sentendo stragi
e strani colori aguzzi nell'aria.
Ora mi trovo a fuggire
o restare fermo aggrappato
catene contorte all'abbraccio
e mai potrei seguirti
seppure penso
di sentire, seguirti o ascoltarti.
Assecondo buio e ascolto
e mi nascondo e seguo e insisto
in queste note che voglio trasmetterti
buio vedo e sento.
Buio voglio perché scelto
questo non dormo e non voglio,
mi abbatto coloro che mi vogliono
dove sei tu che tanto mi ascolti?
Dove vai tu che mi solleciti?
Ed io, purtroppo io, sono a scriverti
da questo momento che posso anche trasmetterti
ed io, ed io scemo ed io stanco,
danzerò ancora a**ieme
e domani ascolterò ancora o forse basta.
Nelle bambole che si possono vivere o sentire,
nei mostri dalla erre moscia,
come i desideri che guidi o vaghi nei sogni
e così potrei raccontarti di c'era una volta
o c'era quell'altra.
Tra una voce ho ancora ed invece ascolto
e per ora cado,
vorrei trovare l'errore della mossa
ma sarebbe solo mia e allora aspetto
che l'ultimo atto sia nostro.