(Parlato) Stanza 132... ore 18... è già nato... sì: è un maschio due chili e nove... com'è bello! Tutto suo padre... No tutto sua madre... ma che dici! Sì, tutto bene: parto naturale... non se n'è neanche accorta!
Quanti fiori colorati, sono nato in una serra.
Quanti volti emozionati, quanta gente che mi afferra.
Che fortuna! Ho tanti amici e son qui tutti felici:
Tra sorrisi e complimenti prendo i primi sacramenti.
Ma che nome mi daranno? forse G come mio nonno;
Io mi giocherei la vita che quei tipi li lo fanno.
Ma com'è gra**o, ma com'è bello
Guardalo povero piccolo, prendilo povero piccolo,
Dammelo un po' anche a me.
"Un amore di bambino, una vera meraviglia"
È la voce della zia con quel mostro di sua figlia.
C'è anche lui, tutto sudato, quel maiale con gli occhiali
Che si vede raramente solo in casi eccezionali.
E comincia coi commenti la sfilata dei parenti;
Ma io proprio non capisco perché son così contenti.
Ma com'è gra**o, ma com'è bello
Guardalo povero piccolo, prendilo povero piccolo,
Dammelo un po' anche a me.
Poi si mettono a mangiare per concludere la festa,
Uno si alza col bicchiere ma gli gira un po' la testa:
"Sarà un uomo a**ai importante, forte, bello, intelligente"
Ma sta calmo, che magari poi divento un deficiente!
Han deciso per il nome: proprio G, come mio nonno,
Avrei voglia di reagire ma per ora ho troppo sonno.
Ma com'è gra**o, ma com'è bello
Guardalo povero piccolo, prendilo povero piccolo,
Dammelo un po' anche a me.