Appeso al lampadario a testa in giù,
ad ogni modo giù e su sono concetti soggettivi,
lo sguardo a**ente guardo questa vita colar giùdalla tivù
sul pavimento e ammiro questo allagamento,
alealè,scorri via,
alealè,vita mia.
E cola giù,
inonda il piano terra del mio inferno,
spazza via in questo giorno ogni faccia da cretino,
spazza via da queste notti i falsi pudori,
le tette mezze fuori e gli 899 fatti di nascosto dal divano.
Alealè,scorri via,
alealè,vita mia.
E così accade che la libertà futura
è un pompino in tivù senza censura
è stazioni e parchi liberi da albanesi,arabi o simili,
accade che la libertà è partecipazione agli utili,
ma stia tranquillo vedrà,
ci saranno altri allarmi,
signor ministro degli inferni.
Appeso per i piedi a testa in ba**o,
ammirato guardo in giù,
la vita scorre vie con furia a**a**ina,
ascolto le bugie sfacciate che colano giù sfacciate
una via l'altra dalla radio della mia vicina.
Alealè,scorri via,
Alealè,vita mia.
E cola giù,
annega queste merde di nazisti e altri,
nazisti o merde,
chi lo sa nascosti al ministero della sanità,
per questi qua la mia salute conta un cazzo,
ciò che conta è ricontarmi 1000 volte i linfociti T4.
Vita mia,alealè,
scorri via,
e si intuisce che la somma verità
sta scritta molto in piccolo
sulla tua carta d'identità,
forse per questo te la chiedono,
per un se per un ma
e tutto questo controllare, dicono,
è per la tua tranquillità,
ma dimmi anche un solo motivo plausibile
per stare calmo e tranquillo
se incrocio di notte uno sbirro.
Alealè alealè..