Lungo il muro e tra i rifiuti
di una stanca civiltà,
gridi al mondo che ora pa**a intorno a te,
la tua santa dignità.
Canti muto la tua storia,
col ritegno dell'età.
Come un bimbo senza sogni e senza eroi,
vivi dei ricordi tuoi.
Tu che hai visto sole e vento,
cancellare case e dei.
Tu che hai conosciuto cieli e immensità
di un vicolo di città.
Parli con le filovie,
sei un poeta e non lo sai.
Dai concerti per (...) che
non ti applaudiranno mai.
Vivi in maggio tra le rose,
a Dicembre festa fai.
Senza fuoco, dolci asinelli o buoi,
con il vento brinderai.
Hai negli occhi la saggezza
di un demente senza età.
Tra le mani il mondo intero
e quella che
chiamano felicità.
Tu che hai visto Dio giocare
con le nuvole la**ù.
Tu che santo certamente non sarai,
parli sempre insieme a lui.
Gli racconti meraviglie,
quel che vedi e quel che fai,
gli presenti come amico
il vento che
fa volare forte te.