[Strofa 1: Mecna]
Le coincidenze sono stimoli da intercettare
Come giocare coi gomitoli o bisticciare
Finiamo in giro a fare tardi
A fare i draghi, carne, a ridiventare grandi
Per poi piagnucolare stanchi
Stai bene così, molto meglio degli altri
Qualcosa che non so, qualcosa che so di farti
Per quanto so di vincere puoi lamentarti
Per quanto so mi tratti come fossimo amanti
Per caso il caso ci ha fatti fare avanti
Dove il burrone è sotto gli occhi a tutti quanti
Dove per chiuderlo dovevamo ignorarci
Dove mi sono caute le scarpe e i lacci
Sto scalzo in un prato di domandone
Leggo sempre il tuo nome, sbalzo d'umore
Cazzo, il rumore della strada alle quattro e un quarto
Senza le stelle, ma una luna tanto
E mi fai essere diverso quando non mi piaccio
E mi fai essere complesso pure quando taccio
Quando vorrei solo un abbraccio tu mi dai un calcio
Ma io sono due metri e per farmi male mi devi spaccare un braccio
E sto di sotto dopo un atterraggio
Da un aeroplano dirottato dal vento di Maggio
Quasi scontrato con i palazzi di sto villaggio
Quasi scortato dall'impaccio, la faccia dell'icona dell'alto voltaggio
E per fortuna che so come tornare nuovo
E che per me non c'è la droga, ma il colpirsi a vuoto
E che per te non sei la sola e mi faresti uomo
Ma faccio il tipo della scuola, ubriaco e geloso
Non sono il tipo da serate e risate infinite
Non sono quello che si uccide, ma che sopravvive
Quello dei posti nuovi con le salite
Che la Domenica da soli è come Kryptonite
[Ritornello: Gilmar]
Tutto scappa e poi
Restare e fuggire
La speranza ormai
è come un fucile contro di noi, di noi