Nella sventura non ti colga sgomento Per te non sorga il giorno Che alla tua gioia sia compenso di dolore Ah, quante volte un malefico vento ti colse Ma il soave profumo risaturò subito l'aria Il nembo spesso sovrastò minaccioso Ma fu disperso prima che dal grembo scuro Si scatena**e orribile tempesta Ah, quanto fumo si levò che non fu fiamma
Sii forte e sereno anche nei giorni dell'avverso fato In un canneto un vento asciutto e svogliato Portava insieme confusi e inutili pensieri Ah, quante volte alzando gli occhi al cielo Spinte dalle correnti ho visto le nuvole vagare La sera insegna ad attendere il giorno Che arriva come sempre a chiudere i pa**aggi della notte