Come un branco di lupi Che scende dagli altipiani ululando O uno sciame di api Accanite divoratrici di petali odoranti Precipitano roteando come ma**i da Altissimi monti in rovina Uno dice che male c'è A organizzare feste private Con delle belle ragazze Per allietare primari e servitori dello stato? Non ci siamo capiti E perché mai dovremmo pagare Anche gli extra a dei rincoglioniti? Che cosa possono le leggi Dove regna soltanto il denaro? La giustizia non è altro che una pubblica merce Di cosa vivrebbero Ciarlatani e truffatori Se non avessero moneta sonante da gettare come ami fra la gente
La linea orizzontale Ci spinge verso la materia Quella verticale verso lo spirito Inneres auge, das innere auge Con le palpebre chiuse S'intravede un chiarore Che con il tempo e ci vuole pazienza Si apre allo sguardo interiore Inneres auge, das innere auge La linea orizzontale ci spinge verso la materia Quella verticale verso lo spirito La linea orizzontale ci spinge verso la materia Quella verticale verso lo spirito Ma quando ritorno in me Sulla mia via, a leggere e studiare Ascoltando i grandi del pa**ato Mi basta una sonata di Corelli Perché mi meravigli del creato!