F.Guccini/G.Alloisio
F.Guccini
Quando son nato io
Pesavo sei chili
Avevo spalle da uomo
E mani grandi come badili
Quando son nato io
Eran davvero tempi cupi
E le mie strade erano piene
Di iene e di lupi
Quando son nato io
La morte stringeva la vite e la
Gente dei mondo
Ingoiava cordite
Poveri bimbi di Milano
Col vestiti comprati all'Upim
Abituati ad un cielo a buchi
Che vedete sempre più lontano
Poveri bimbi di Milano
Così fragili così infelici
Che urlate rabbia senza radici
Con occhi tinti e con niente in
Mano
Poveri bimbi di Milano
Derubati anche dì speranza
Che danzate la vostra danza
In quello zoo metropolitano
Poveri bimbi di Milano
Con fazzoletti come giardini
Poveri indiani nella riserva
Povere giacche blu questurini
Quando son nato io
C'era la fame nera
E la vita d'ognuno
Tirava il lotto ogni sera
Quando son nato io
Le città erano cimiteri
E la primavera sbocciava
Sopra ai morti di ieri
Quando son nato io alla fine
Ci tu gran festa
E l'uomo si svegliò dal sonno
Aprì gli occhi e rialzò la testa
Poveri bimbi di Milano
Dall'orizzonte sempre coperto
Povera sete di libertà
Costretta a vivere nel deserto
Poveri bimbi di Milano
Dalle musiche come un motore
Col più terribile del silenzi
La solitudine del rumore
Poveri bimbi di Milano
Figli di padri preoccupanti
Con un esistere da nano
E nella mente sogni giganti
Poveri bimbi di Milano
Numerosi come minuti
Viaggiatori di mete fisse
Spettatori sempre seduti
Quando son nato io
Come capita a tutti
Il tempo uguale e incurante
Imponeva i suoi frutti
Quando son nato io
Nel rogo dì S. Silvestro
Si bruciava il pa**ato
E il peccato col resto
Quando rinasceremo
Come il sogno d'un uomo
Bruceremo il futuro
In piazza del Duomo