Mi trovo qui
da sempre in coda
insieme a chi
non raggiunge mai lo sportello
indietro dove vivo
sono l'ultimo concorrente
c'è in gara troppa gente
per il posto desiderato
Vent'anni fa
a chi mi chiedeva
per curiosità
cosa avrei voluto
far da grande
gli rispondevo:
"voglio fare un sacco
di monete d'oro"
adesso invece dico
"faccio quello che
mi lascian fare"
Leggo ogni giorno
sul mio certificato
"esonerato dall'anagrafe
della vita"
solo la morte
può peggiorare
l'antico record
che ogni giorno
devo uguagliare
Io che non ho
mai condiviso
nemmeno un po'
dell'angoscia degli apprendisti
mi trovo confinato
dentro tutte le situazioni
da cui non posso uscire
senza i trucchi
degli imbroglioni
Io che non ho
gli smarrimenti
di chi fa già
le manovre di retromarcia
non posso mai pagare
con offerte di sottobanco
il prezzo maggiorato
del bisogno più elementare
Sono nemico
delle chiacchere in concistoro
ma sono amico
d'ogni muro che vedo intorno
se io barcollo, lui mi sostiene
e se cammino apre un buco per le mie pene
Io che non ho
in faccia la tintura
dell'umiltà e delle lacrime viscerali
in fuga o fermo vivo
tra un banchetto ed un mattatoio
per il grande appetito
del profeta e dell'avvoltoio
Io che non ho
gesti esemplari
e non sarò l'attendente dei (...)
io per sentirmi vivo
non do tregua alla mia sconfitta
e per sentirmi sano
non do tregua al mio vincitore
Io non mi sbraccio per ottenere
il riconoscimento da parte del nemico
e non saltello alzando il dito
del capocla**e, del ruffiano e del terrorista
Non seguirò il generale
che in guerra va senza esercito da guidare
e ferma l'orologio
quando ha voglia di far vacanza
e sposta le lancette
quando il tempo lo sopravanza
Non morirò mai strangolato
dal nastro che han tagliato
con pompa magna
all'inaugurazione delle trappole
e dell'inganno
di questa triste andata
che non celebra il capodanno