Quando Orfeo si volta di scatto Euridice non è più con lui -mi spiace se ho infranto il mio patto, Ma, sai com'è....- Anche Ade mi aveva promesso Che saresti tornata con me Molte anime avevo commosso e il mio canto Commuoveva anche me È che sono inciampato nel dubbio, Se lasciarti per sempre di là: Come un cigno dal volo ricurvo La ragione, restava al di qua E scendevi sempre più svelta, E stupita dalla Necessità, Che solleva in alto i tuoi giorni Poi li scaglia con brutalità. Così ti hanno vista i miei occhi bruciare E il mio grido correva nel vuoto, Alla fine la carne, è un fatto volgare Che la mente non piega al suo gioco. Il mio sbaglio è una cosa sicura,
Ma volevo salvarti, si sa, Dalla noia che manca all'amore Dalle prossime trivialità Coi miei alberi, danzo in tuo onore, E ogni giorno balliamo affinchè Si ritiri, dal cielo, la parte Che voleva abusare di te Ci inondiamo di stelle remote, E di sguardi che non abbiam più, Solleviamo in alto la ruota Della vita che pa**a quaggiù Certe Menadi infide mi hanno straziato Per non farmi cantare mai più, La mia testa mozzata però, canta ancora La mia lira l'accompagnerà Euridice è il destino, che divora le cose Non certo la mia crudeltà L'incertezza dei giorni mi ha insegnato a tradire Ogni attesa di normalità