Se per Itaca volgi il tuo viaggio
Fallo adesso o non farlo mai più
Poseidone e ciclopi ti aspettano al varco
Ma a innalzarli sarai solo tu
Poseidone e i ciclopi
Non ti fermeranno
Se a fermarti non sarai tu,
Issa il cuore delle cose più care
E guarisci la tua nostalgia
Dove cresce il successo e marcisce il danaro
Si indurisce la tua malattia
Dove arde il successo ed impazza il futuro
È il principio di un'altra bugia
Ogni giorno è un colosso di nubi
E silenzi, di piccole perplessità
Una cesta di scuse,
Che spostan l'accento
Dal nulla che ci resterà,
Una cesta di frasi che reggono a stento
Il mio volto, la sua brevità
Se per Itaca volgi il tuo sguardo
Sii contento di quello che hai,
Non stupirti se è brutta o se è solo il miraggio
Di ciò che cercavi e che vuoi,
Non stupirti se è brutta, ti basti il tuo viaggio
E la gloria di non essere eroi
E se Itaca infine hai raggiunto
Non ti sorprenda la sua povertà
Nè il grigiore dell'anima che perde in quel punto
Ogni sciocca ed a**urda irrealtà
Né lo specchio dell'anima
Ti lasci sconvolto se il tuo viso
Non rispecchierà
Se per Itaca volgi il tuo viaggio
Fallo adesso o non farlo mai più
Poseidone e ciclopi ti aspettano al varco
Ma a innalzarli sarai solo tu
Poseidone e i ciclopi
Non ti fermeranno
Se a fermarti non sarai tu.