Il fiore delle bugie porta nel regno del sonno tutta la gente del mondo.
Li fa dormire per anni, finché non s'alzano più.
Io che son nato folletto (e non lo nego m'alletta) mentre voi altri dormite, che fate, non ite?
Io scendo in cantina e poi bevo il tuo vino.
Salgo, mi bu*to sul prato, mi bagno di brina, m'insozzo di polline e poi, mentre tutti dormono, viaggio col carro dei cieli verso città di ninfë, vedo cantare le cose, vedo danzare le bolle e non è stato il tuo vino (pensa a quand'eri bambino).
Guarda, lì, sotto il cuscino dove mettesti i petali di rose.
Guarda vicino le cose che hai messo di lato in soffitta, tra i fiori del prato, è là che s'apre la porta, porta verso le canne del fiume.
Segue le rocce quell'acqua, funghi che fanno vapori e sei fuori.