Adesso elaboro una scusa
Che mi preservi dal piacere
Di aver guardato quella volta e quella sola
Negli occhi di chi avevo accanto
Se il giorno è tenero, la notte mi consuma
E sfonda gli argini del vino in questa bocca
Perché ho ancora la tua lingua
Incastrata fra i miei denti
Sì ho ancora la tua lingua
Incastrata qui fra i denti miei
Con quanta rabbia ancora rido
Quanto deserto ancora vedo
Se il vuoto è immenso allora che circondi il sole
Per oscurare ogni mia navigazione
Perché ho ancora la tua lingua
Incastrata fra i miei denti
Sì ho ancora la tua lingua
Incastrata qui fra i denti miei
Rugiada leggera
Distesa sulle scarpe
Quest'alba s'innalza
Ma è stanca Riposa
Forse non è la felicità
Ciò che voglio
Ma un percorso per raggiungerla
Un alpinista che non vorrà
Quella vetta
Ma il solo rischio di cadere giù
Forse non è la felicità
Forse non è la felicità
Forse non è la felicità
Forse non è la felicità