Signore abbiate pietà di quelli che vanno in tram
E nel lungo tragitto sognano automobili, appartamenti,
Ma abbiate anche pietà di quelli che guidano l'automobile,
Sfidando la città gremita, semovente di sonnambuli.
Abbiate molta pietà del ragazzo mingherlino e poeta,
Che di suo ha solo le costole e l'innamorata ba**ina,
Ma, ma abbiate maggior pietà dello sportivo colosso impavido e forte
E che si avvia lottando, remando nuotando alla morte.
Signore abbiate pietà, pietà, pietà, pietà, Signore.
Abbiate immensa pietà dei musicanti da caffé
Che sono i virtuosi della loro tristezza e solitudine,
Ma abbiatene ancor più di quelli che cercano il silenzio
E subito cade su loro la romanza della Tosca.
Nella vostra pietà non dimenticate i poveri che arricchirono
E per i quali il suicidio è ancora la soluzione più dolce,
Ma, ma abbiate vera pietà dei ricchi che impoverirono
E diventano eroi e alla santa pietà danno un'aria grande
Signore abbiate pietà, pietà, pietà, pietà, Signore.
Abbiate pietà dei barbieri in genere e dei parrucchieri,
Effeminati dal mestiere ma umili nelle carezze
Ma abbiate maggior pietà di quelli che si tagliano i capelli,
Che attesa, che angoscia, che cosa avvilente mio Dio,
Abbiate pietà degli uomini utili dei dentisti
Che soffrono di utilità e vivono per far soffrire,
Ma abbiate gran pietà dei veterinari e dei farmacisti
Che molto bramerebbero esser medici, o Signore.
Signore abbiate pietà, pietà, pietà, pietà, Signore.
Abbiate pietà delle donne separate legalmente,
E in esse misteriosamente si riforma la verginità,
Ma abbiate ancor più pietà delle donne cosiddette sposate
Che si sacrificano e semplificano per niente.
Abbiate immensa pietà degli uomini pubblici, specialmente dei politici
Per la loquela facile, l'occhio, lucido, la sicurezza del gesto, ma
Ma abbiate ancor più pietà dei loro servi, umili e parenti,
Fate signore che d'essi non nascano altri fonometri.
Signore abbiate pietà, pietà, pietà, pietà, Signore
(Grazie a Satta per questo testo)