[intro di Bollani] ve la ricordavate questa? eh va beh, erano altri tempi, ma ora voglio farvi sentire un'altra canzone, una canzone che ho scritto proprio l'altro giorno, per voi...
La bella canzone di una volta faceva sorridere la gente, che la trovava divertente e la cantava a voce alta. La bella canzone di una volta faceva commuovere la gente, che la ascoltava attentamente e la imparava in una volta. La canta il commissario al lestofante, la fischia il portinaio spazzolante mentre la balia col poppante la trova molto interessante. L'accenna il giovanotto dal barbiere e dopo un po' la sa tutto il quartiere che pullula di mille capinere, e a mezzanotte c'è l'oscurità. Capinere, capinere, ognuno le vuole amar. Sono bianche, sono nere, sono nella mia città. Che bella la canzone di una volta che si ascoltava andando a capinere; noi della ronda del piacere ne abbiamo fatte delle belle. Ricordo per esempio di un mio amico che non voleva andare a capinere: l'abbiam portato con la forza ed ha goduto nell'oscurità (e ci ringrazia ancora adesso). Capinere, capinere, ognuno le vuole amar. Sono bianche, sono nere, sono nella mia città. Mi manca la canzone d'altri tempi, ingenua e piena di malizie, che cementava le amicizie e poi si andava tutti a capinere. Invece la canzone d'oggigiorno la fanno utilizzando i macchinari, non te la levi più di torno con la sua ca**a rotterdam.