(Giuseppe Pagliaroli) Dietro casa mia non c'è più la campagna Cemento che si espande e il mio cuore si lagna Palazzi e costruzioni salgono più su E il verde in cui correvo non c'è quasi più Dietro casa mia non si vede più il bosco Un palazzo a cinque piani questo è il volto del mostro Quei lunghi pomeriggi con gli amici a giocare Ma sul campo di pallone ora c'è un centro commerciale Ma io ricordo Tra le piante e gli alberi i miei giochi da bambino Non c'era la playstation ma solo il biliardino Tra le piante e gli alberi un mondo da esplorare Non era ancora il tempo della tivù digitale... Cemento, cemento
Cemento il mio lamento Cemento, cemento Cemento il mio tormento Dietro casa mia non c'è più terra arata Ma ruspe che lavorano ad un'altra spianata Dietro casa mia c'è un eterno cantiere E il campo di patate è diventato un quartiere... Dietro casa mia vedo solo palazzi Speriamo che si fermino sennò sono cazzi! Dietro casa mia non cresce neanche più un fiore Tra ruspe, mezzi e camion cresce solo rumore Niente più cespugli niente posti da esplorare Niente più capanne, niente spazio per giocare! Cemento, cemento Cemento il mio lamento Cemento, cemento Cemento il mio lamento!