[Verse 1: Don Diegoh]
Io non sopporto più quest'aria che si attacca sulle mani a ventosa
Il cielo che è una cappa e bu*ta pioggia nervosa
Tu sei la mia speranza di sorridere a qualcosa
In ogni circostanza: due corpi una sola cosa
Stiamo dentro una stanza, fuori il mondo che riposa
Per tutta la vita tutti lungo una via
Tra chi ha fatto una scelta chi segue una scia
Dopo i giorni in corsia e i giorni di corsa
Scrivo i titoli di coda mentre il buoi mi fa un featuring
E sogno di scappare come Tony Pagoda
No non riesco a decidermi
Esco per vivermi e torno presto, ho visto poco nulla in grado di convincermi
Che qui tutto va come dovrebbe - come no?
In questo zoo trovi scritte anche sul bianco delle zebre
Trovi amici per la pelle basta che non sia la loro
E voci di ribelli già scappate via dal coro
Modelle più dei santi avanti e dentro un calendario
Figli delle stelle che non hanno un desiderio e vedi tutto simulato come fossi al planetario
Ma se siamo io te lo spazio fuori è un corollario
[Ritornello: FFiume]
Prima di lasciarci, prima che parti, prima che pa**i siam già stanchi. Solo pochi istanti distanti e i titoli di coda lentamente vanno avanti
Prima di lasciarci, prima che parti, prima che pa**i è senza tagli solo pochi istanti distanti e i titoli di coda ancora vanno avanti
[Verse 2: Don Diegoh]
Per molti siamo pazzi internati, corpi sprecati
Come i semi trasportati dai prati e seminterrati
Invece abbiamo cuori spezzati, ganci e montanti
La vita sferra calci rotanti (e) più vai avanti
Più in queste sabbie mobili nuoti coi galleggianti
A 13 anni conti le stelle a 30 i contanti
Le notti sono vuoti che colmi con i calmanti
Se non ci sei tu che ridi con denti e occhi giganti
"E vissero felici e contenti" è soltanto un film oppure una sceneggiatura che inventi per i tuoi figli
Quando vogliono un racconto di amore che li addormenti
Ma sei un genitore stressato e senza argomenti
Descrivo sopra ca**e e rullanti ma**e mutanti
Che fanno fuori ca**e di chianti, birra e spumanti
Quelli che per le pa**ere fanno gli occhi romantici
Che pagano le ta**e rubando i soldi degli altri
[Rit.]
[Verse 3: FFiume]
Nomi e volti su una foto, dopo giri a vuoto
Metti a fuoco, io annoto in toto
Faccio click cheese, poi dopo non proprio
Immune al mal comune in ogni luogo
Per un cammino nuovo provo strategie, sinergie, non perdono
Altri poi si perdono? Non li ritrovo
Alcuni poi ritornano ma non ritornano ognuno nel suo ruolo
Mentre il mondo suona in mono
Io non temo più del dopo, il tempo paga il doppio, resto autoctono nel cono di sto monitor
Funk-reggino a scoppio in dono, all'occhio l'occhio
Al dente più del niente di quel vecchio monito
Un sms laconico, amore dalle Ortofon
Il sintomo del del blocco blocca versi sopra un foglio mo'
Il modo è quello buono, il conto tanto torna dopo
Il modo è quello buono come Pucci dovrò dare solo oro
E quello solo... domani un uomo nuovo
Tra sintomi di sindromi che i singoli non vedono finché non sono solo cazzi loro
Io non ci sono e dopo... sono solo cazzi loro
[Rit.]