Ascoltate, amici, amanti dei contadini disperati
Di quei bravi lavoratori dissanguati da sfruttatori
Loro lavoran tutto l'anno con sudore, fatica e affanno
Dal primo albore a tarda notte
Mangian polenta e patate cotte
Ed il curato ed il padrone
Mangian bistecche e poi capponi
…
Alla barba d'il contadino
Prima sempre il padrone
Con la metà della sua porzione
E presto, miei uditori,
glielo mangiano gli sfruttatori
C'è il cappuccino, l'agostiniano
Il pa**ionista e il domenicano
Cercatori di tutti i conventi
Che non son proprio mai contenti
E poi le monache bianche e turchine
E di sant'Agata e le orsoline
Santa Chiara e santa Lucia
Carne e olio ti portan via
E dopo viene …
Con qualche santo e qualche Madonna
Con una piccola medaglina
Portan via ova e farina
Ma la parabola anarchista
Ai contadini gli aprì la vista
Così si sono organizzati
E più non credono a preti e frati
Che poi … quei furboni
Il paradiso lo danno a porzioni
Questo è vero e non si nega
Tutta la chiesa è una bottega
E voi chi siete, illuminati
E nella lega organizzati
Quei furboni se voglion mangiare
Che vadano a lavorare!
Quei furboni se voglion mangiare
Che vadano a lavorare!