Riflettendo sui fatti
sui modi e sui tempi
c'è da finire matti a pensare che un attimo solo bastò
adesso lo so
E non è che rimpianga
nemmeno una volta
e non è la coscienza che brucia, è l'a**enza che il buio portò
e che un giorno riavrò
Non c'era nemmeno un segnale
o il tempo di avere terrore
soltanto l'odore bruciato di plastica
e un cielo che ha sbagliato colore
e la luce che cambia, che cresce che esplode
e la rabbia che sale e col sangue corrode
e intanto intuire o persino sapere
che niente e nessuno
potrà mai spiegarmi perché
Ma tornando al presente,
c'è un rumore costante
una nota stridente che ancora la mente scordare non può
È il regalo che ho avuto,
da quel giorno per me il mondo è muto
e non chiedo un aiuto, anzi evito meglio di dire di no
a chi cerca in quello che so
Non c'era nemmeno un segnale
o il tempo di avere terrore
soltanto l'odore bruciato di plastica
e un cielo che ha cambiato colore
e macine immense che gettavano terra
e il vento, il fuoco, le feste, la guerra
e intanto intuire, o perfino sapere
che niente e nessuno potrà mai spiegarmi perché