Sono un uomo e sono poco
se mi guardi nel cosmo.
Ma la terra che è madre
della quercia e del giglio
mi ricorda che tutto
ha il suo posto e il suo scopo:
sei in un corpo e sei vivo, lo sai?
Quante volte distratto,
quante volte a sbagliare;
ma rimane lo spazio
per sentirsi anche Dio.
Sono un uomo, sono poco
se mi guardo nel cosmo:
sei pronto a cambiare? Lo vuoi?
Ed inseguo i fantasmi
che la mente mi crea.
Poi realizzo che è un gioco,
e lo chiamo illusione.
Sono un uomo e sono poco
se mi guardo nel cosmo.
Sei pronto a cambiare? Lo vuoi?